Con la Cass. civ. I sez., sentenza 31 gennaio 2017, n. 2487 la Suprema Corte concede il sigillo della res judicata a una sentenza che aveva ordinato la trascrizione nei registri dello stato civile di un comune irpino di un matrimonio francese fra due donne di quello Stato, con una anche cittadina italiana.

Si tratta, quindi, di una significativa eccezione, pur motivata, al principio formulato precedentemente in termini generali che nessun matrimonio di tal fatta poteva trovare riconoscimento e produrre effetti in Italia. La decisione di Napoli acquisisce così l’autorità della cosa giudicata, cioè di come l’ordinamento giuridico italiano deve considerare – e rispettare – quel matrimonio.

La pronuncia è di sole cinque pagine e non entra nel merito, accogliendo l’eccezione di improcedibilità della difesa, la quale ha trascinato con sé anche l’inefficacia per tardività del ricorso incidentale.

Si tratta di una decisione compendiosa e asciutta su uno dei temi più delicati degli ultimi anni. Alcuni elementi suggeriscono una riflessione su quanto di denso possa esserci dietro quelle cinque pagine che riassumo un esito apparentemente così lineare e certo.

Il ricorso viene iscritto in data 10/11/2015. Non viene trattenuto in VI sezione, ma passa ben presto alla I.

La causa è chiamata all’udienza del 15 luglio, insieme ad altre quindici. Di tutte le sedici decisioni prese quella mattina, questa è l’ultima a essere depositata, a oltre due mesi di distanza dalle altre.

Appare anche interessante rilevare che il vizio di improcedibilità utilizzato dalla Corte per non entrare nel merito era stato sollevato in altre sei causa, senza che per nessuna di queste il medesimo collegio l’avesse anche solo considerata. L’Avvocatura dello Stato, peraltro, aveva depositato proprio le PEC mancanti della  notifica.

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Cass. civ. Sez. I, Sent., 21/11/2016, n. 23633

Cass. civ. Sez. I, Sent., 09/11/2016, n. 22838

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SORRENTINO Federico, che ha concluso per l’improcedibilità, in subordine l’accoglimento del ricorso.

Accoglie il ricorso

Cass. civ. Sez. I, Sent., 19/10/2016, n. 21193

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SORRENTINO FEDERICO che ha concluso per l’improcedibilità, in subordine rigetto del ricorso.

Rigetta il ricorso.

Cass. civ. Sez. I, Ord., 13/10/2016, n. 20687

Viste le richieste del Procuratore Generale, il quale ha concluso per l’improcedibilità del ricorso; in subordine del ricorso.

La Corte ordina l’integrazione del contraddittorio

Cass. civ. Sez. I, Sent., 04/10/2016, n. 19811

Cass. civ. Sez. I, Sent., 04/10/2016, n. 19810

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SORRENTINO Federico, che ha concluso per l’improcedibilità, in subordine cessazione della materia del contendere.

Dichiara cessata la materia del contendere

Cass. civ. Sez. I, Sent., 30/09/2016, n. 19606

Cass. civ. Sez. I, Sent., 30/09/2016, n. 19605

Cass. civ. Sez. I, Sent., 26/09/2016, n. 18846

Cass. civ. Sez. I, Sent., 22/09/2016, n. 18563

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SORRENTINO Federico, che ha concluso per l’improcedibilità, in subordine l’accoglimento del ricorso.

Nulla dice, ricorso accolto

Cass. civ. Sez. I, Sent., 22/09/2016, n. 18562

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SORRENTINO Federico, che ha concluso per l’improcedibilità, in subordine rigetto del ricorso.

Nulla dice, ricorso dichiarato inammissibile

Cass. civ. Sez. I, Sent., 14/09/2016, n. 18093

Cass. civ. Sez. I, Sent., 14/09/2016, n. 18092

Cass. civ. Sez. I, Sent., 04/08/2016, n. 16335